Il male ero io
Pietro Maso & Raffaella Regoli
“Sono in piedi accanto ai loro corpi. Morti. Sono in piedi ma non ho percezione di me. Una linfa gelata mi è entrata dentro, nelle vene, nelle ossa, nel cervello. Vado in bagno. Devo lavarmi. Apro a manetta l?acqua calda, tengo la testa bassa. Fisso le macchie sul dorso delle mani. È sangue. È il sangue di mio padre. È il sangue di mia madre. Ci è schizzato sopra, sulle dita. Ma io lo vedo allargarsi sulla pelle, dappertutto. Schiaccio sul dosatore del sapone. Schiaccio, ne voglio tanto. Devo lavarmi bene. Lavo e lavo e lavo ancora. Non so quanto dura: attimi, minuti, mesi, anni. Alzo gli occhi, punto lo specchio. Mi vedo. Mi vedo. È la mia faccia. E non è la mia faccia. Sono io. E non sono io. Giorgio mi spunta alle spalle. A bruciapelo gli chiedo: ‘Guardami, guardami bene: sono diverso?’. Giorgio non capisce: ‘Che…? In che senso diverso? Sei tu. Chi c***o vuoi essere?’. ‘Mi vedo cambiato… Non so… Sembro più vecchio.’ Il male aveva accelerato improvvisamente la mia vita.” Il 17 aprile del 1991 Pietro Maso uccide i suoi genitori a Montecchia di Crosara, un paese in provincia di Verona, con liaiuto di altri tre ragazzi. Per quel delitto viene condannato a trent’anni, che con l’indulto e gli sconti di pena per buona condotta sono diventati ventidue. Dall’aprile del 2013 è un uomo definitivamente libero. In questo libro per la prima volta Pietro Maso parla di sé: del sogno della “bella vita”, della notte del massacro, degli anni trascorsi in carcere, della sua conversione religiosa, del lungo e travagliato percorso intimo, fatto di pentimento, di preghiera, di perdono. Una testimonianza potentissima, lucida e scioccante, che mette il lettore faccia a faccia con il Male, con la sua logica folle e agghiacciante. Ma che indica anche una via possibile di redenzione e riscatto.
[showads]
[amazon_auto_links id=”66″][boxqiz]