La caduta del regno
A. Zavarelli
Ero una tata che aveva bisogno di un lavoro. Era l’oscurità personificata. Avevo ben poco che potevo definire mio. Era ricco, potente e pericoloso. Il compito era semplice, e lo era anche il mio obiettivo. Prenditi cura di suo figlio. Tieni la testa bassa. Quando meno se lo aspetta, distruggilo. Avrebbe dovuto essere facile. E ho pensato che lo sarebbe stato fino a quando non ho guardato nei suoi occhi azzurri. Baciare il nemico è una cattiva idea, ma lo è anche innamorarsi di lui. Non sa che le fondamenta fatiscenti della mia vita sono costruite su bugie. Quando scoprirà la verità, saprò se è brutale come credo. Sono venuta qui per rubargli la vita. Non avevo messo in conto che lui mi rubasse il cuore.
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