Morto due volte
Marco Vichi & Werther Dell’Edera
« Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da ’come eravamo’, per un’attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all’esistenza e ai ritratti della gente comune… un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano. » Giovanni Pacchiano « C’è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un’Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir. » Carlo Lucarelli « Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare. » Andrea Camilleri « Bordelli, il commissario più amato da Camilleri dopo il suo Montalbano. » Il Piccolo « …Una tormentata figura di investigatore e un’Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi. » Il Venerdì di Repubblica – Corrado Augias Due cimiteri di Firenze, due tombe con lo stesso nome, la stessa data di nascita ma una diversa data di morte. Come è possibile che Antonio Samsa sia deceduto due volte? Quale segreto si nasconde dietro a quella strana faccenda scoperta per caso? Il commissario Bordelli affronta una delle sue indagini più singolari, scoperchiando una vecchia storia seppellita dal tempo.
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